Il primo passo, come già molti di voi sanno,  è stato il mettere insieme uno “studio di fattibilità”  della nostra idea di sperimentazione.

Lo studio di fattibilità è sempre il primo passo di un qualsiasi progetto ed ha lo scopo di raccogliere quanti più elementi sia possibile allo scopo di creare una “base decisionale” atta a vedere se quanto si vuole fare ha un senso, come si posiziona rispetto a quanto gli altri hanno eventualmente fatto e a delineare una prima stima grossolana di contenuti, fasi di realizzazione e costi da affrontare.

Nel nostro caso un tema importante era il quadro normativo entro cui collocarsi allo scopo di valutare gli aspetti legali e operativi che ne conseguono.

Lo studio si è concretato in quattro presentazioni nelle quali abbiamo cercato di sintetizzare in forma schematica e quindi sperabilmente abbastanza leggibile, gli elementi raccolti.

La prima parte riporta le motivazioni alla base della idea di sperimentazione e una definizione dell’idea con una prima serie di elementi di approfondimento che servono a delineare i contenuti e la consistenza delle attività da svolgere.

Questa prima parte contiene anche alcuni elementi atti a individuare le aree di operatività che si propongono in modo da consentire alle persone interessate di valutare come eventualmente partecipare alla sperimentazione in base alle proprie inclinazioni, competenze ed aspirazioni.

La seconda parte riporta lo stato della normalizzazione che caratterizza sia la nostra attività come radioamatori, che la nostra eventuale attività come comuni cittadini italiani: infatti le bande di frequenza in cui intendiamo nuoverci sono definite grossolanamente come “di libero uso”, in quanto assegnate anche per un utilizzo come servizio ISM ( Instrumentation, Scientific, Medical) secondo le normative sia nazionali italiane che internazionali europee.

La terza parte riporta una serie di informazioni relative alle cosiddette “reti comunitarie” che sono cresciute in giro per il mondo negli ultimi anni e che implementano metodologie simili a quelle che intendiamo sfruttare per la nostra rete.

L’obiettivo della maggior parte di queste esperienze è quello di realizzare delle reti di accesso free ad internet ovvero di implementare, come nel nostro caso, delle reti “overlay” ( cioè sovrapposte) per interconnettere gruppi di utenti quali ad es. i radioamatori.

La quarta parte dello studio riporta una prima proposta di sperimentazione e delinea una prima fasatura di attività che potremmo utilizzare.

I documenti che sostanziano lo studio sono disponibili sul nostro sito eaccessibili tramite il seguente link: http://www.sarimesh.net/studio-di-fattibilita/